FAQ - Frequently Asked Questions

Le ricevute che le Scuole emettono NON hanno valenza fiscale. Nel senso che le “ricevute fiscali” sono quelle imposte dalla legge sull’IVA (art. 38). Ma, non ci appartengono.
Le ricevute che le nostre scuole emettono sono cosiddette “ricevute libere”. Nel senso che possono essere emesse sia con riferimento al “bambino”, sia con riferimento al pagante che, normalmente, è il genitore.
Lo scorso Anno (2017)  l’Agenzia delle Entrate si è frapposto chiedendo ai “Nidi” di trasmettere l’elenco dei bambini e dell’importo pagato.
Questa richiesta è stata effettuata per rispondere ad una esigenza di “dichiarazione precompilata”, e, sicuramente, si presenterà il prossimo anno anche per le scuole dell'infanzia.
Per ora l’OBBLIGO è stato rivolto solamente per i NIDI. Però ha imposto un modo di agire tale per cui i Nidi emettono le ricevute con il nominativo del bambino in quanto permette la “quadratura” dei conti.

Pertanto:
La ricevuta può essere emessa con il nominativo del bambino e, se la spesa è stata sostenuta da uno dei genitori, è opportuno, per rispondere ad una esigenza di natura civilistica di tracciabilità, inserire il nominativo del genitore;
Oppure la ricevuta potrà essere intestata direttamente al genitore che ha sostenuto la spesa.
 
ATTENZIONE: nel caso in cui ci siano genitori che chiedono di alternare il destinatario della ricevuta:  6 mesi il padre e sei mesi la madre, credendo che così facendo possano aumentare la quota della detrazione, la detrazione è in misura fissa e l’importo, per quest’anno 2017, era di € 717,00.
Le regole per la detrazione, ai fini fiscali,sono le seguenti:
la scuola rilascia la dichiarazione intestata al bambino e in questo caso, se il bambino è a carico di entrambi i genitori , la detrazione viene divisa al 50%.
Se, invece sulla ricevuta viene indicato, oltre il nominativo del bambino anche quello del genitore che ha sostenuto la spesa, costui detrarrà, per intero, la spesa.

RISPONDE IL CENTRO SERVIZI:

Le ricevute/quietanze emesse a fronte di:
  - pagamenti iscrizione
  - frequenza 
  - sevizi di refezione e mensa scolastica

NON SONO SOGGETTE AD IMPOSTA DI BOLLO. 

Altri servizi che possono essere addebitati, quali ad esempio le spese di riscaldamento, queste devono essere soggette ad imposta di bollo, se l'importo complessivo addebitato, per ogni ricevuta è di ammontare superiore a 77,47 Euro.

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Si precisa che l’utilizzo delle radio o televisioni deve essere solo a scopo esclusivamente didattico.

Le scuole non statali, precisa la Rai, sono soggette al pagamento di una tassa annuale.

Gli importi attualmente in vigore sono i seguenti:
     0,70 euro per la detenzione di apparecchi radio;
     4,13 euro per la detenzione di apparecchi televisivi

Nel caso di accorpamenti o cessioni di apparecchi, chiusura scuole, è necessario richiedere l’annullamento della licenza e comunicare la destinazione dell’apparecchio.



 

Tipologie FAQ: Adempimenti fiscali - Federazione Italiana Scuole Materne - Piemonte

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